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Foto di Lorenzo Cafaro da Pixabay

Ho appena finito di frequentare un corso sui mercati finanziari tenuto dal Professore Shiller, premio Nobel per l’economia nel 2013.

Il corso (in inglese) è gratuito e disponibile sulla piattaforma di MOOC (Massive Open Online Courses) Coursera.

Questo corso sui mercati finanziari spiega a largo spettro concetti di finanza (mutui, assicurazioni, investimenti immobiliari etc.) con l’obiettivo di aiutare il maggior numero di persone a prendere consapevolezza dell’importanza di comprendere il mondo della finanza, al fine di poter cogliere le opportunità da esso offerte.

Ho voluto raccogliere alcune delle tantissime pillole/curiosità che Shiller dispensa, basate sulle sue ricerche storiche, che possono essere da guida per tutti noi investitori:

  1. le persone farebbero meglio ad agire/prendere decisioni sulla base dell’analisi di molti dati, anziché considerare solo eventi recenti;
  2. la fine di una bolla finanziaria non è facile da identificare, in quanto potrebbe “gonfiarsi” molto di più di quello che si può pensare;
  3. le bolle finanziarie continueranno ad esistere (forse anche più grandi di quelle finora vissute) sulla base di nuove mode e tendenze che si creeranno;
  4. il futuro, che verrà, sarà sempre pieno di sorprese e l’unica protezione che abbiamo è la diversificazione;
  5. gli immobili sono stati visti sempre come un ottimo investimento, ma in realtà non lo sono (Shiller fu tra quelli in grado di comunicare in anticipo che il mercato immobiliare aveva raggiunto valori non sostenibili negli anni 2000 sulla base di ricerche storiche da lui per primo effettuate);
  6. faremmo meglio a gestire sempre bene i rischi: gli eventi estremi sono quelli che in realtà contano;
  7. gli speculatori hanno un ruolo importante sui mercati finanziari, in quanto essi sono sempre alla ricerca di prezzi i più accurati possibili e senza di loro le oscillazioni sarebbero molto più marcate.

Infine, una nota curiosa che personalmente non conoscevo (c’è sempre da imparare!) :

i mutui immobiliari (almeno negli USA) vengono mediamente estinti entro 10 anni dalla stipula, pertanto le banche che concedono, ad esempio, mutui trentennali, basano le loro sul rendimento dei buoni del tesoro a 10 anni.

Il tasso che applicano dunque è tipicamente il rendimento di un decennale del tesoro più uno spread.

Mentre vi scrivo (primi giorni di Novembre), i tassi per i mutui a tasso fisso a 30 anni negli USA hanno raggiunto il loro minimo storico (2.78%) così come anche il rendimento del BTP italiano a 10 anni ( 0,60%).

Continuano dunque i tempi di repressione finanziaria e non ci stancheremo mai di ripetere :

INVEST YOU MUST!