“Il denaro che si possiede è strumento di libertà; quello che si insegue è strumento di schiavitù.”  JEAN-JACQUES ROUSSEAU

 

Questo articolo vuole essere il primo di una lunga serie che ci porti a capire e quantificare quale capitale è in grado di garantire l’indipendenza finanziaria e dunque, ad esempio, smettere di lavorare per coloro che vogliono dedicarsi ad altre attività e/o passioni nella propria vita.

Come vedremo, Il traguardo sopra menzionato risulterà più accessibile in particolare per coloro che già dispongono di un certo montante e si trovano nella “seconda metà” della propria vita lavorativa (40enni , 50enni).

Quando si parla di indipendenza finanziaria e pianificazione della pensione, un concetto fondamentale è la famosa “Regola del 4%”.

Diciamo subito che più che una vera e propria regola, si può e si deve parlare di una “linea guida”, cosi come sostiene il “nonno” dei FIRE (Financial Indipendence Retire Early) in America , il grande JLCollins.

La regola è un metodo che stima quanto si può prelevare ogni anno da un portafoglio di investimenti durante la fase di decumulo o pensionamento avendo alte probabilità di non esaurire completamente il capitale iniziale. Inoltre, questa linea guida indica che il capitale ritirato inizialmente aumenta ogni anno seguendo l’inflazione.

Se, ad esempio, vogliamo calcolare quanto si può prelevare (e quindi spendere) annualmente da un capitale iniziale di 100.000 Euro , basterà applicare il 4% a questa somma e otterremo 4.000 Euro . Questo è l’importo che, con alte probabilità di realizzazione, riusciremo a utilizzare per 30 anni senza correre il rischio di esaurire il capitale prima del tempo ma a condizione che lo stesso capitale risparmiato venga investito opportunamente.

Il 4% è frutto di un lavoro iniziale realizzato da William Bengen nel 1994 che ha avuto in qualche modo una ratifica accademica con il cosiddetto Trinity Study. Dovendo riassumere in pochi punti le caratteristiche principali di questa “regola” possiamo dire che:

  • La percentuale di prelievo di un portafoglio inizialmente del 4% viene indicizzata ogni anno all’inflazione;
  • L’orizzonte temporale di riferimento come detto prima è di 30 anni, ovvero 30 anni è stato il caso peggiore in cui il capitale è riuscito comunque a sopravvivere anche in periodi di mercati difficili;
  • Il portafoglio è composto da azioni ed obbligazioni con percentuale azionaria di almeno 50%;
  • La regola è stata sviluppata considerando dati storici dei mercati (americani) che hanno contemplato periodi con inflazione elevata , crolli di mercato , depressioni, etc.

Alternativamente alla regola del 4%, e come ne avevo parlato qui , moltiplicando un ipotetica rendita o spesa mensile per il numero 300 , otterremo il capitale necessario a garantire tale esigenza.

Nel caso precedente infatti, se dividiamo 4.000 Euro per 12 otteniamo 333,33 Euro che moltiplicato per 300 fa per l’appunto 100.000 Euro.

Vedremo nei prossimi articoli che, seppur la materia del decumulo finanziario sia un argomento complesso e vasto, il tutto può trovare un punto partenza nella regola del 4% per stimare orientativamente quanto capitale può essere ragionevolmente considerato disponibile per l’obiettivo che ci si è dati.

Questa percentuale può diminuire o anche aumentare drasticamente a seconda dei propri obiettivi, esigenze e necessità, andando ad agire su molte variabili, fra le più importanti la diversificazione come descritto qui e l’orizzonte temporale obiettivo del decumulo o prelievo fissato.

Rimane sempre il principio che dovendo comunque difendersi dall’inflazione presente e futura, non si potrà prescindere da impostare una corretta asset allocation d’investimento (anche in questo caso come per la fase di accumulo)  per non vedere erodere il capitale a disposizione.

Insomma, per combattere il nemico inflazione e garantirci una rendita serena, dovremo disporre di un piano fino alla fine, avendo però già a disposizione degli  asset che hanno mostrato la loro efficacia, almeno stando alle indicazioni storiche.

Si vedrà inoltre, come insegnano i tanti esperti della materia ( Wade Pfau , William Bengen , Michael Kitces , Mr.Early retirement now, etc) che tale piano dovrà essere anche monitorato ed attualizzato per tenere conto delle condizioni (variabili) di mercato e ottenere il massimo rendimento possibile.

La buona notizia che arriva da tutti questi studi è che, seppur la regola del 4% sia abbastanza consolidata e un ottimo punto di partenza , la percentuale di prelievo di un portafoglio può anche essere superiore a seconda del contesto personale, rendendo l’indipendenza finanziaria molto più vicina di quello che si crede. Infatti, potendo prelevare ad esempio il 5% da un portafoglio d’investimento saranno 20 gli anni di spese annuali necessari da accumulare per l’indipendenza finanziaria e non più 25!

Stay tuned!

 

 

 

 

 

 

 

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