Da settembre di quest’anno, sono arrivati sul mercato italiano i primi ETF obbligazionari a scadenza, i cosiddetti IBONDS. Si tratta di una vera rivoluzione per questa asset class, in grado di avere una scadenza ben precisa e, soprattutto, un alto grado di diversificazione del rischio emittente. Sono negoziati in tempo reale come una singola obbligazione, hanno dunque una scadenza prefissata e possono anche staccare una cedola.
Contrariamente agli ETF obbligazionari più comuni (a duration costante), gli IBONDS hanno una duration che decresce nel tempo, rendendoli meno rischiosi degli ETF obbligazionari tradizionali. Di seguito, un elenco di alcuni IBONDS attualmente disponibili sul mercato italiano da parte del fornitore iShares ( disclaimer : L’elenco esposto non vuole essere una raccomandazione al loro acquisto):
Fonte: IShares
Questi fondi possono essere composti anche da qualche centinaio di singole obbligazioni, rendendo lo strumento estremamente diversificato con esposizione sia geografica che settoriale. Inoltre, andando ad esempio sempre sul sito di iShares, per ogni ETF disponibile per questo emittente, si ha anche la possibilità di simulare il rendimento alla scadenza dell’ETF in base al prezzo d’acquisto dello strumento:
Fonte: IShares
Come si vede dall’esempio, alla data di stesura di questo articolo si poteva ottenere un rendimento stimato (ma non garantito, occhio!) approssimativo del 4% annuo da qui al 2028.
Riassumendo, per coloro con un profilo di rischio non molto aggressivo e che abbiano un orizzonte temporale limitato a qualche anno, gli IBONDS possono essere considerati, a mio avviso, uno strumento d’investimento da valutare all’interno di un portafoglio diversificato di buon senso.
Buon investimento a tutti.
Quindi questi ETF equivalgono alla scelta di acquistare direttamente un insieme di obbligazioni, con però il vantaggio della diversificazione su un numero elevato di obbligazioni che il singolo acquirente non riesce a gestire?
grazie
ciao
Max
corretto Max