Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla. George Santayana
Chi mi conosce sa benissimo che sono un convinto sostenitore del fatto che i mercati siano imprevedibili, sia a breve che a medio termine, e solo a lungo termine possiamo avere una “certa confidenza” su quello che potrebbe accadere; è un po’ come il meteo: non sappiamo se pioverà a dirotto fra una settimana, ma sappiamo prevedere quali stagioni meteorologiche ci saranno in una determinata zona.
Tuttavia, l’equazione di Gordon in finanza è una bussola molto affidabile e ci sta dicendo che i rendimenti attesi futuri sui mercati azionari, soprattutto USA, non dovrebbero essere esaltanti.
Il P/E (rapporto prezzo/utili) si aggira intorno ad un valore di 37; per gli amanti della storia vi ricordo che sul picco del 2000 questo valore era arrivato a 45, portando nei 10 anni successivi a vivere il cosiddetto “decennio perduto”.
Cosa ci riserva allora il futuro?
Come sempre, la risposta é: non lo sappiamo!
Quello che possaimo affermare con ragionevole certezza è che un nuovo crollo si potrebbe verificare oggi, domani, tra una settimana, un mese, un anno o negli anni a venire, ma prima o poi si verificherà.
Possiamo solo prepararci, valutando quanto rischio possiamo sopportare in uno scenario di forte correzione.
Personalmente ho provveduto a fare nelle scorse settimane un po’ di sano ribilanciamento, riportando il mio livello di rischio su valori per me tollerabili.
Quando arriverà uno nuovo storno, la regola ferrea rimarrà:
non vendere, ma al contrario, provare a ribilanciare stavolta al contrario, trasformando la nostra liquidità e le obbligazioni in azioni.
Leggi anche: Rimaniamo calmi, la storia è dalla nostra parte!
Buon investimento a tutti.
Ciao e grazie per l’interessante post. Posso chiederti come hai fatto, in dettaglio, quel po’ di sano ribilanciamento? Grazie.
Grazie a te ! Ho portato semplicemente la mia asset allocation ad una suddivisione di circa 65/35 fra azionario ed obbligazionario-liquidità , vendendo delle quote di ETF azionario.