“L’economia americana farà bene, ma non in ogni anno, settimana o mese. Se non ci credi, scordati di comprare azioni in ogni caso. Si tratta di un gioco a somma positiva nel lungo termine e l’unico modo in cui un investitore può essere spazzato via è pagare commissioni molto elevate o cercare di battere i mercati.” Warren Buffett.
Anche ques’t anno si è svolto l’incontro annuale di Warren Buffett con i suoi azionisti e la sua tradizionale lettera, come sempre, merita grande attenzione.
Abbiamo voluto estrarre e tradurre alcuni paragrafi del discorso di Buffett, che trovate in seguito.
“In Berkshire, da 56 anni serviamo hamburger e Coca-Cola. Apprezziamo i clienti che sono stati attratti da questo cibo.
Le altre decine di milioni di investitori e speculatori degli USA e di altri paesi hanno una grande varietà a disposizione di azioni sulle quali investire, che sono in linea con le loro preferenze.
Troveranno direttori generali e guru dei mercati con idee attraenti. Se cercano obiettivi di prezzo, utili e “storie”, non mancheranno i concorrenti.
I tecnici dispenseranno con fiducia consigli su quale sarà il prossimo movimento di mercato sulla base dei grafici. Le chiamate ad agire non cesseranno.
Molti di questi investitori, devo dire, faranno molto bene.
In fondo possedere azioni è un gioco a “somma positiva”.
Infatti, una scimmia paziente e sensata, che costruisce un portafoglio lanciando 50 freccette verso una parete nella quale ci sono tutte le azioni del S&P 500, godrà nel tempo di dividendi e plusvalenze, sempre e laddove non sia tentata dal modificare le sue scelte iniziali.
Gli attivi produttivi come i terreni, i beni immobili e certamente la proprietà di aziende producono ricchezza, molta ricchezza. La maggioranza dei proprietari di questi attivi sarà premiata. Tutto ciò che viene richiesto è di far scorrere il tempo, avere una calma interiore, un’ampia diversificazione e minimizzare il numero di transazioni e di commissioni.
Inoltre, gli investitori non devono mai scordarsi che le loro spese sono i ricavi di Wall Street e, a differenza delle scimmie, quelli di Wall Street non lavorano in cambio di noccioline”.
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