Una domanda che spesso ricorre è:
come mai se le azioni nel lungo termine hanno sempre garantito risultati superiori alle altre classi d’investimento, almeno considerando lunghi periodi di tempo (15-20 anni), non tutti riescono a beneficiare di questi risultati e raggiungere i propri obiettivi finanziari?
La risposta a questa domanda la trovate analizzando e vivendo le giornate di borsa di questi giorni.
C’è un prezzo da pagare che si chiama tolleranza al rischio, ovvero accettare di vedere calare le quotazioni azionarie dai valori massimi via via raggiunti.
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Nel grafico che segue, sono riportati i drawdown dello S&P 500 dal 1950 al 2019.
Proprio per il fatto che non tutti (anzi pochi!) sono in grado di affrontare giornate come quelle in corso sui mercati, l’azionario riesce quasi sempre a premiare coloro che tollerano il rischio, fornendo loro nel lungo termine un rendimento superiore a qualsiasi altra asset class.
Senza queste giornate non ci sarebbe speranza alcuna di avere rendimenti aggiuntivi.
Il fatto di avere grossi cali, come quelli avuti nei giorni scorsi (25-30% rispetto ai valori massimi ), è un attributo dei mercati e non una anomalia!
Sopportare la volatilità ed avere pazienza, é questo il prezzo da pagare per ottenere i migliori risultati di performance sui mercati, non esistono biglietti omaggio o per lo meno ce ne sono molto pochi!
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