Per gli amanti dei numeri, la finanza ne fornisce altri due, che ricorrono abbastanza spesso, ovvero la coppia 80/20.
In realtà l’80/20 si applica in tanti ambiti ed è noto come “Principio di Pareto”.
ll principio di Pareto è un risultato di natura statistico-empirica che si riscontra in molti sistemi complessi dotati di una struttura di causa-effetto. Il principio afferma che circa il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti. Questi valori sono da intendersi come qualitativi e approssimativi. Il principio prende il nome da Vilfredo Pareto (1848-1923), uno dei maggiori economisti e sociologi italiani, e trova applicazione in una sorprendente moltitudine di ambiti e discipline.
(Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_Pareto).
Cosa c’entra Pareto con la finanza?
Ebbene, anche in borsa si può affermare che:
l’80% dei guadagni si realizza nel 20% del tempo.
Rimane, dunque, cruciale rimanere investiti SEMPRE, in quanto non sappiamo a priori quali saranno i giorni di maggior guadagno(il market timing è praticamente impossibile !).
Analogamente, con una certo grado di approssimazione, possiamo affermare che:
il 20% delle società che compongono un indice azionario è quello che genera l’80% delle performance dell’indice .
Se prendiamo ad esempio il solito indice S&P 500 nel periodo 1989-2015, notiamo come il guadagno complessivo del 1200% sia stato “generato” da circa il 20% delle aziende che lo componevano.
( Fonte : https://awealthofcommonsense.com/2016/05/the-sp-500-is-the-worlds-largest-momentum-strategy/ )
Come possiamo individuare il 20% delle aziende che daranno i migliori risultati nei prossimi anni?
La risposta è sempre la stessa : diversificare!
Leggi anche: Diversificare e L’importanza della diversificazione
Quindi se devo investire 100, il 20% lo destino al mercato azionario.
l’allocazione da destinare alle azioni dipende dal tuo profilo di rischio.