Nei giorni scorsi su Bloomberg è stato pubblicato un articolo molto interessante, che parla di come il capitalismo stia “uccidendo” l’inflazione.
La memoria corre subito al 13 Agosto 1979 quando su Business Week venne pubblicato il famoso articolo (almeno per gli addetti ai lavori) “The death of equities” ovvero “la morte delle azioni”.
Sappiamo come è andata a finire dopo la pubblicazione di quel famoso articolo!
L’indice americano Dow Jones da quell’anno mise a segno uno dei più grandi e lunghi bull market della storia della finanza, passando da 1000 punti nel 1982 a 11.750 punti nel 2000 con un guadagno di oltre il 1000% !
Il parallelo sorge spontaneo: stiamo vivendo anni di bassa inflazione un po’ in tutto il mondo e qualcuno ipotizza che non ve ne sarà più in futuro o che almeno non toccherà più i valori di un tempo.
Sarà proprio cosi?
Come sappiamo in finanza non esistono certezze ed il futuro è imprevedibile, per cui non possiamo sottovalutare il pericolo di una nuova ondata inflazionaria ed abbassare la guardia nei confronti di uno dei principali nemici dei nostri risparmi.
Come proteggerci allora?
In uno dei prossimi post parleremo di una tipologia di asset progettata per questo scopo ovvero le obbligazioni indicizzate all’inflazione.
Questo prodotto finanziario, oltre a rappresentare un indispensabile strumento di difesa nei confronti di una ripresa dei prezzi, mostra anche una certa decorrelazione dalle obbligazioni tradizionali, rappresentando prodotto adatto a moltissimi investitori.
Inflazione morta? Si? No? Rimaniamo sereni, poichè possiamo proteggerci anche da questi fenomeni, indipendentemente da quello che ci riserverà il futuro!
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