Ebbene da Dicembre 2017 ad oggi, la criptovaluta più famosa ha perso circa l’80% di capitalizzazione, passando da 19,783$ agli 4,200$ di oggi.
Questo vuol dire che, chi avesse acquistato Bitcoin ai massimi di Dicembre 2017, oggi dovrebbe sperare in un recupero del 400% per tornare al punto di partenza.
Come sempre in finanza tutto può succedere, ma l’avventurarsi in questo tipo di “scommessa” comporta proprio pagare questo prezzo, ovvero di essere disposti a tollerare una forte volatilità (che non tutti sono in grado di reggere) per sperare di avere rendimenti elevati (ma non certi) in breve tempo.
Vedremo come evolveranno le cose; ritengo comunque che questo tipo di strumento, estremamente volatile, non vada considerato in una asset allocation di lungo periodo, ma solo ed eventualmente in ottica speculativa accollandosi tutti i rischi del caso.
Per i nostri obiettivi futuri di vita, meglio affidarsi a un portafoglio ben diversificato con delle asset class classiche ( azioni, obbligazioni, REIT, commodities o asset reali, etc) in modo da non rischiare di perdere i nostri sudati risparmi come se fossimo al casinò.
Ovviamente al casinò ogni tanto qualcuno vince, ma la maggior parte delle persone perde. Chi non proprio perde mai è la “casa” o il banco; investire in serenità vuol dire puntare a diventare il banco del casinò.
Questione di probabilità.
NB: Le considerazioni di cui sopra sono personali e non costituiscono nessun consiglio né di vendita né di acquisto degli asset citati.
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