Abbiamo visto nell’ultimo post come anche nell’ipotesi di considerare momenti d’ingresso in borsa pessimi, facendo agire l’interesse composto ed avendo un orizzonte temporale lungo si possono sperare di ottenere dei buoni risultati sui mercati azionari.
Oggi vediamo il caso opposto, ovvero quello di considerare un ipotetico “indovino” che puntualmente riesca ad investire in prossimità di valori minimi della borsa. Per un approfondimento sui calcoli effettuati , potete andare sul blog di Gaspar Fierro che ha effettuato le simulazioni e proposto questo interessante spunto di riflessione.
Consideriamo 2 investitori , Attilio e Giovanni ; entrambi iniziano ad investire durante il 1970 e per un lungo periodo di 44 anni.
Entrambi sono molto pazienti da mantenere il loro investimento e di non vendere mai durante questo periodo.
Attilio è abbastanza fortunato da prevedere tutti i minimi che il mercato riesce ad offrire e puntualmente fa degli acquisti a prezzi “bassi” , ovvero investe sempre considerando un prezzo d’acquisto che non si discosta molto dai minimi di mercato che si presentano negli anni( ad esempio non investe proprio il 9/3/2009 in occasione di un minimo storico di borsa ma lo fà ad esempio ad inizio dello stesso anno acquistando ad un prezzo poco superiore a quello di Marzo 2009). I suoi acquisti non vanno mai oltre un 17% dai valori minimi di borsa, un ottimo market timer insomma.
Giovanni invece , pensando di non godere della stessa fortuna , applica semplicemente un piano di acquisto regolare annuale (PAC), anno dopo anno per i 44 anni facendo però molti più acquisti sul mercato rispetto ad Attilio a prezzi medi superiori.
Attilio aspetta sempre di comprare solo e soltanto in prossimità dei minimi di mercato , pertanto non impiega i suoi risparmi sino ad un momento ottimale di acquisto, nel frattempo mantiene la sua liquidità non investita e fuori dal mercato.
Entrambi i nostri investitori effettuano un primo acquisto di 1000 Euro durante il primo “minimo” di mercato, da quel momento in poi ognuno di loro risparmia 50 Euro al mese fino alla fine del periodo considerato. Attilio impiega i risparmi accumulati sul mercato solo in presenza di un minimo mentre Giovanni continua i suoi acquisti , anno dopo anno indipendentemente dai prezzi offerti dal mercato.
I risultati che ottiene il nostro indovino Attilio sono i seguenti (si considerano per comodità indici diversificati di varie borse nonché un indice “world”):
Ovviamente, come era da immaginare , acquistando a prezzi bassi i risultati ottenuti da Attilio sono stati mediamente buoni considerando varie aree del mondo ( in linea con i rendimenti azionari di lungo termine).
Giovanni non ha avuto la stessa “intuizione” di Attilio , ma applicando fedelmente il suo piano di accumulo, ed investendo regolarmente i suoi risparmi ha ottenuto i seguenti risultati:
Come si evince dalle suddette tabelle, I rendimenti possono considerarsi simili , quantomeno non ci sono differenze eclatanti ! Addirittura sugli USA il PAC ha battutto la strategia di investire solo durante i minimi!
Morale della favola:
- Stare sempre sul mercato storicamente permette di beneficiare di buoni rendimenti anche senza prevedere l’andamento dei mercati nel breve e medio termine.
- Anche nel caso di avere la sfera di cristallo(Le probabilità comunque di trovare investitori in grado di prevedere l’andamento dei mercati sono praticamente nulle) , un PAC applicato da chiunque può avere dei risultati simili a quelli che si otterrebbero “indovinando” i momenti migliori per investire sui mercati azionari considerando un orizzonte temporale molto lungo.
- Tempo, metodo, pazienza, disciplina,diversificazione, risparmio e lo sfruttamento dell’interesse composto rimangono i capisaldi per giungere a dei buoni risultati e possono essere utilizzati da tutti gli investitori , non occorre essere ne indovini tantomeno esperti del settore.
Sereno investimento a tutti!
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