Il Dollar Cost Averaging (DCA) è una strategia d’investimento semplice che consiste nel investire lo stesso importo di denaro ad intervalli regolari di tempo. La cadenza dei versamenti può essere settimanale, mensile, trimestrale, semestrale, etc.
Ogni versamento, anche di modesta entità ( i.e 50 Euro) , grazie agli interessi composti può diventare a lungo termine una componente importante del vostro capitale finale; ad esempio, ipotizzando di investire ogni mese 50 Euro ed ipotizzando un tasso di rendimento del 5% , in 20 anni si ottengono 19.915 Euro . Quindi con disciplina e pazienza si possono ottenere dei buoni risultati.
Da notare come il capitale finale ottenuto è la somma del capitale versato negli anni ( 12.000 Euro) e degli interessi maturati ( 7.915 Euro).
Il vantaggio principale del Dollar Cost Averaging è quello di implementare un piano di accumulo (PAC) anche con piccole somme e sfruttare la volatilità dei mercati ; infatti, impegnandomi ad investire periodicamente la stessa cifra , e poichè i mercati tendono ad essere volatili, ovvero con oscillazioni di prezzo più o meno accentuate a secondo dei periodi , la tecnica del DCA permette di acquistare ad esempio più azioni di una società quando il “prezzo” scende, e meno azioni quando il prezzo sul mercato “sale”. Il beneficio che si ottiene lo vediamo con un esempio concreto : ( fonte Doug Short – Business Insider )
un investitore che avesse investito ad inizio del decennio compreso fra il 2000 ed il 2010 nella borsa americana ( Indice S&P 500), avrebbe ottenuto un rendimento praticamente nullo a fine decennio ;applicando invece la tecnica del DCA con degli acquisti trimestrali , il guadagno sarebbe stato del ordine 25-30% superiore, questo in virtù dei prezzi favorevoli avuti durante i 2 “bear market” che si sono verificati nello stesso periodo.
Non ostante l’esempio di prima , e come vedremo più avanti nel blog , se consideriamo tuttavia orizzonti temporali di almeno 15 anni , la storia ci dice che degli indici azionari molto diversificati , portano spesso (non vi è mai certezza assoluta nel mondo della finanza ed i risultati passati non garantiscono quelli futuri) a casa un rendimento positivo al netto dell’inflazione.
Pertanto ,dipendendo dal orizzonte temporale a disposizione, e per coloro che posseggono già un discreto capitale da far fruttare, una strategia migliore al DCA potrebbe essere quella di investire sin da subito il capitale e non diluirlo nel tempo.
In ogni caso il DCA , insieme alla diversificazione ed all’utilizzo di strumenti finanziari a basso costo costituiscono degli strumenti di buon senso per effettuare degli investimenti a lungo termine applicabili alla maggioranza degli investitori.
Caro Attilio, dopo aver seguito il buon criterio della diversificazione avendo investito in ben 9 etf, dopo aver rispettato il criterio del 60-40 tra azioni e obbligazioni/real estate adesso mi trovo di fronte al seguente dilemma. Se volessi nuovamente investire, secondo i canoni dei più bravi investitori, merita investire nelle obbligazioni (adesso che il prezzo non sale) oppure merita cercare di investire in nuovi etf obbligazionari e azionari in modo da bilanciare lnvestimento? Spero di essere stato chiaro. Ciao, Mauro
Ciao Mauro,
l’importante è definire una propria strategia e rispettarla; per quanto riguarda il ribilanciamento del portfolio, alcuni guru
del asset allocation consigliano di farlo una volta per anno.A mio parere, 9 ETF sono più che sufficienti, ciò che conta è la suddivisione azioni/obbligazioni che determina a lungo termine il rendimento del portfolio. Potrebbe già bastare un classico 60/40 con 2 ETF.