Risulta quasi d’obbligo di questi tempi inserire un pensiero sul argomento “Bitcoin”.
Personalmente, quest’epoca di bitcoin e delle “crypto valute” mi ricorda moltissimo la fine degli anni novanta quando sui mercati finanziari trovavano spazio quotidianamente le aziende “dot com” che promettevano guadagni stratosferici in poco tempo. Sappiamo tutti come è andata a finire……..
Sebbene penso che le cripto valute e
la tecnologia associata possa avere un impatto notevole su tutti noi , cosi come fece la new economy negli anni 2000, non è detto che un “investimento in bitcoin” possa essere vincente, anzi…………..
Come ripeto sempre, nessuno ha la sfera di cristallo e prevedere quale sarà l’evoluzione del prezzo del bitcoin (per cui ognuno è libero di agire secondo il proprio pensiero), in ogni caso alcune considerazioni che mi mettono in guardia sul possedere bitcoin:
a) Non è un asset produttivo : a differenza di azioni ed obbligazioni, il bitcoin non emette dividendi ne cedole rispettivamente, pertanto non dovrebbe trovare spazio in un portfolio diversificato di lungo termine.
b) Valore intrinseco : risulta quasi impossibile determinare un suo valore intrinseco di riferimento.
c) Volatilità : si tratta di un asset molto volatile, ovvero ha un oscillazione di prezzo molto ampia rispetto agli strumenti di investimento tradizionali.
d) Bitcoin è da allocare più come speculazione che non come investimento. Tale affermazione è stata riportata da vari guru mondiali della finanza come ad esempio Ray Dalio.
Infine un ultimo motivo che mi spinge a stare lontano dai bitcoin e che dovrebbe far riflettere:
La storia non si ripete ma fa rima , come diceva Mark Twain, e la finanza c’e lo conferma………………..
Ciao Attilio,
ho appena trovato questo Blog di cui ho sento parlare.
Complimenti, è bellissimo!
Sui bitcoin condivido tutto quello che hai detto, anzi, per me è più un gambling che una speculazione.
Circa il valore intrinsico penso che sia proprio zero. L’energia elettrica, il costo dei calcolatori e quello delle resorse umane impiegate nella gestione del mining non sono riconvertibili in altri asset. Il valore dei bitcoin viene determinato dal rapporto demand/supply. Finchè cresce oltremodo la demand , contrariamente alla, per la natura del processo del mining, limitata crescita della supply, le quotazioni aumentano.
La maggiore utilità dei bitcoin sta forse nella possibilità di scambiare denaro senza lasciare traccia, questo è un importante vantaggio per attività illecite. Di contro come moneta di scambio si auspicherebbe bassa volatilità perciò attualmente i bitcoin da questo punto di vista sono tutt’altro che ideali.
Io sono molto curioso a sapere come andrà a finire e sopratutto con quali tempistiche. Quando i primi cominceranno a sbarazzarsi dei bitcoin e quando entrerà l’effetto valanga che hai illustrato con il grafico,.Quale è la soglia minima?
Nel caso di azioni prendi il bookvalue detrai per prudenza gli asset intangibili spesso gonfiati nei bilanci e sai più o meno dove vai a finire. Dopo la bolla dei tulipani nel 600 a chi aveva azzardato è rimasto in mano almeno qualche pulpo. Qui???
Complimenti di nuovo ed un caro saluto
Mario
Ciao Mario ,
grazie mille per i complimenti! Spero che questa piattaforma sia di aiuto a tutti, me compreso nel affrontare una gestione prudente
dei nostri risparmi;a conferma del “parallelo” che ho fatto con i tempi vissuti a cavallo del 2000, ho trovato pochi giorni fa sul blog di Eugenio Benetazzo (http://www.eugeniobenetazzo.com/ripple-come-bitcoin-effetto-mass-media-pump-price) un pensiero simile , anche alla luce della comparsa attuale di altre cryptovalute come ripple; rimango della mia idea , credo siano “strumenti” speculativi e molto rischiosi che non trovano sicuramente spazio nella mia asset allocation strategica di lungo termine a scopo d’investimento.La storia comunque ci dirà come andrà a finire……….